Il ritorno della coppia d’assi Boniperti Trapattoni non riesce a replicare la golden age. La Juve ritorna in Europa, ma dietro al Milan che rimane di un altro pianeta.
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Stagione incubo per la Juve: perde sonoramente la Supercoppa 5-1 contro il Napoli e infila una serie di sconfitte pesanti terminando il campionato al 7° posto.
Derby italiano in finale di Coppa Uefa nella doppia gara tra Juventus e Fiorentina. Vince la Juve che saluta Dino Zoff nonostante il miracoloso double.
Ottava Coppa Italia della storia della Juventus di Dino Zoff che nella doppia finale con sacrificio e umiltà ha la meglio sul Milan stellare di Sacchi.
La Juve di Mister Zoff, presto orfana del Vice Scirea, porta a casa il double continentale: Coppa Italia e Coppa UEFA.
La Juve del nuovo Mister Dino Zoff e del primo sovietico in Italia Zavarov è un cantiere aperto che chiude la stagione senza trofei.
È l’anno dei 90 anni celebrati in maglia rosa il 1° novembre 1987 nel match contro l’Avellino, ma è soprattutto un anno al di sotto delle aspettative.
In panchina arriva il notaio Rino Marchesi ad attestare la fine di un ciclo vincente. Platini ai saluti e all’addio al calcio giocato non riesce ad illuminare una Juventus senza fame.
Partenza di slancio con 8 vittorie consecutive e titolo di Campioni d’inverno. Ma non tutto va per il verso giusto nel girone di ritorno. La Roma tenta la rimonta e sono decisivi gli ultimi 180 minuti.
Una delle finali di Coppa Intercontinentale più belle di sempre, decisa per la prima volta nella sua storia ai calci di rigore, con in mezzo una magia di Platini, incredibilmente annullata.
Il Trap lascia in eredità un ricambio generazione riuscito a metà. Sul filo di lana la Juve conquista Coppa Intercontinentale e 22° scudetto, strappato all’ultima di campionato alla Roma.
Il 29 maggio 1985 non lo ricordiamo per la prima Coppa dei Campioni della Juventus, ma per la tragedia che si consuma allo stadio Heysel: 39 vittime di follia e impreparazione.
In una Torino innevata la Juventus si aggiudica la Supercoppa europea battendo 2-0 il Liverpool grazie a una doppietta di Zbigniew Boniek, il Bello di notte come lo battezza l’Avvocato Agnelli.
Pochi i ritocchi apportati nell’estate 1984 alla rosa della Juve decisa a realizzare un grande slam. Tuttavia la stagione entrerà nella storia per la tragedia dello Stadio Heysel.
La Juventus di Trapattoni superata la delusione di Atene si riscatta nella finale di Basilea contro il Porto, risolta grazie ad un sorprendente Beniamino Vignola autore di un gol e dell’assist a Boniek.
I bianconeri si laureano Campioni d’Italia per la 21° volta con quattro lunghezze di vantaggio sulla Roma. Platini con 20 reti è capocannoniere per il secondo anno consecutivo.
La Juventus centra il secondo double della sua storia. Cavalcata trionfale contro Roma e Verona per il 21° scudetto. Poi la Coppa delle Coppe vinta in finale contro il Porto.
Settima Coppa Italia per la Juventus vinta contro il Verona ribaltando il 2-0 della gara di andata al Bentegodi. I bianconeri a Torino vincono ai supplementari per 3-0 con doppietta di Platini.
La Juve Campione del Mondo ’82 si rafforza con Platini e Boniek, ma arriva solo seconda in campionato e perde clamorosamente la finale di Coppa Campioni contro l’Amburgo.
Finale di campionato da brividi. La corsa scudetto tra Juventus e Fiorentina si decide all’ultima giornata con rigore di Liam Brady, già destinato a far posto a Platini.
È l’anno della seconda stella sulla nuova maglia brandizzata Ariston. Portano fortuna ai bianconeri gli innesti di Bonini, Galderisi e Pablito Rossi.
Il tricolore arriva dopo una estenuante lotta al vertice contro la fortissima Roma. Decisivo lo scontro diretto che passerà alla storia per il gol annullato al giallorosso Turone.
Riaprono le frontiere e arriva dall’Irlanda Liam Brady. La Juventus parte male ma cresce alla distanza e rimonta la Roma. Decisivo lo scontro diretto, nella storia per il gol annullato a Turone.
Stagione interlocutoria per la Juventus, capace di buoni piazzamenti in tutte le competizioni, ma per la prima volta sotto la gestione di Giovanni Trapattoni, senza trofei.
Quando la Coppa sembra clamorosamente in mano al Palermo, arriva il pareggio di Brio, poi ai supplementari la rimonta si compie a un soffio dai rigori con la rete di Causio.
La Juventus disputa un campionato in seconda fila, riuscendo comunque a portare a casa la sesta Coppa Italia della sua storia dopo una rocambolesca finale contro il Palermo.
Secondo scudetto dell’era Trapattoni che consegna alla Nazionale del Mundial argentino il blocco Juve: Zoff, Cuccureddu, Gentile, Cabrini, Scirea, Benetti, Tardelli, Causio, Bettega.
La Juventus dei 51 punti viene riconfermata in blocco con gli innesti dei promettenti Virdis, Fanna e Verza. Scelta azzeccata che porta al secondo scudetto consecutivo.
Il 17° è uno degli scudetti più combattuti e spettacolari della storia della Juventus e del calcio italiano, conteso fino all’ultima giornata con i campioni uscenti del Torino. Finisce 51-50.
La Coppa Uefa 76/77 è la prima vittoria europea per i bianconeri del Trap che si impongono a Torino nella gara di andata con gol di Tardelli, per poi giocarsi il ritorno al San Mames di Bilbao.
Nuova era in casa Juve con il giovane Giovanni Trapattoni che guida la Juventus in una delle migliori stagioni della sua storia. Primo double con il primo trofeo continentale e 17° tricolore.