Juventus 1996/1997
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In alto: Nicola Amoruso, Ciro Ferrara, Moreno Torricelli, Mark Iuliano, Christian Vieri, Alen Boksic, Zinedine Zidane, Alessio Tacchinardi, Sergio Porrini; Al centro: Sergio Giunta (Massaggiatore), Gianluca Pessotto, Giampiero Ventrone (Preparatore Atletico), Narciso Pezzotti (Vice Allenatore), Marcello Lippi (Allenatore) Ivano Bordon (Preparatore dei Portieri), Aldo Esposito (Fisioterapista), Vladimir Jugović, Michele Padovano, Giuseppe Giordano (massaggiatore); Seduti: Paolo Montero, Angelo Di Livio, Didier Dechamps, Michelangelo Rampulla, Angelo Peruzzi, Davide Falcioni, Antonio Conte, Alessandro Del Piero, Attilio Lombardo.

Nell’estate 1996 la Juventus si presenta ai nastri di partenza della stagione con una rosa profondamente rinnovata rispetto a quella che pochi mesi prima aveva vinto la Champions League. Tra i partenti: capitan Gianluca Vialli al Chelsea, Fabrizio Ravanelli, Paulo Sousa, Massimo Carrera e Pietro Vierchowod al Perugia, pilastri della Juve Campione d’Europa a cui subentrarono: l’esperto attaccante croato Alen Bokšić proveniente dalla Lazio, l’astro nascente Zinedine Zidane, il coriaceo Paolo Montero e i giovani Christian Vieri, Nicola Amoruso e Mark Iuliano. La Juve parte bene in campionato. In campionato i bianconeri mantengono il passo dell’Inter battuta il 20 ottobre al Delle Alpi con un 2-0 firmato da Jugović e Zidane, questo ultimo al primo gol con la sua nuova squadra e, da qui in avanti, stabilmente spostato sulla trequarti. Parte bene anche in Champions League, da perfetta detentrice del trofeo e ottiene ottimi risultati nel girone contro Manchester Utd Fenerbahçe e Rapid Vienna. Nel frattempo, il 26 novembre 1996 arriva subito uno dei momenti più importanti della stagione: la Juventus vince infatti la Coppa Intercontinentale per la seconda volta nella sua storia, superando gli argentini del River Plate a Tokyo per 1-0 con un supergol di Del Piero all’81’. Dopo questa vittoria, la Juventus prende le redini del campionato grazie a una serie di vittorie consecutive e giunge alla sosta natalizia con 6 punti di vantaggio sulle inseguitrici. Nel 1997, tra gennaio e febbraio, i bianconeri campioni del mondo e d’Europa mettono in bacheca anche la Supercoppa UEFA per la seconda volta nella storia del club. La doppia sfida col Paris Saint-Germain, detentore della Coppa delle Coppe, si risolve in un trionfo: nella finale di andata, al Parco dei Principi di Parigi, la Juventus vince nettamente 6-1 e al ritorno, disputato a Palermo, la squadra bianconera vince 3-1 e totalizza uno storico 9-2, lo scarto più ampio mai registrato nelle finali delle competizioni UEFA. Nei mesi successivi la Juventus mantiene la testa della classifica del campionato, e accelera verso lo scudetto grazie anche alla storica vittoria in goleada a San Siro nella classica contro il Milan campione d’Italia in carica: un 6-1 con doppiette di Jugović e Vieri, gol di Zidane su rigore, e Amoruso. Lo scudetto, il ventiquattresimo della storia bianconera e il secondo in tre anni, arriva matematicamente alla penultima giornata, grazie al pareggio di Bergamo contro l’Atalanta per 1-1, con un gol di Iuliano. Dopo una cavalcata trionfale in Champions la Juventus si presenta alla finale del 28 maggio 1997 a Monaco di Baviera col ruolo di favorita, ma viene pesantemente sconfitta dal Borussia Dortmund nelle cui file giocavano cinque ex bianconeri: Paulo Sousa, Kohler, Julio Cesar, Reuter e Moeller con un secco 1-3. Tardivo l’ingresso di Del Piero nella ripresa e il suo splendido gol di tacco.
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