Juventus 1992/1993
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FinoIn alto: Luigi Sartor, Massimo Carrera, Moreno Torricelli, Júlio César, Dino Baggio, Fabrizio Ravanelli, Jürgen Kohler, Marco De Marchi, Pierluigi Casiraghi, Massimiliano Giacobbo, Andreas Moeller; Al centro: Giuseppe Bosio (Coordinatore Staff Sanitario), Giampaolo Boniperti (Accompagnatore) Antonio Conte, Roberto Galia, Claudio Gaudino (Preparatore Atletico), Giovanni Trapattoni (Allenatore), Roberto Sorrentino (Preparatore Portieri), Nicola Ragagnin, Giancarlo Marocchi, Pasquale Bergamo (Medico Sociale), Francesco Morini (Team Manager); Seduti: Guido Rumiano (Massaggiatore), Gianluca Vialli, Paolo Di Canio, Angelo Peruzzi, Sergio Brio (Vice Allenatore), Michelangelo Rampulla, Roberto Baggio, David Platt, Valerio Remino (Massaggiatore).
Confermato Trapattoni in panchina, la Juventus continua sulla rotta tedesca e fa arrivare a Torino il centrocampista offensivo Andreas Möller a cui affianca Fabrizio Ravanelli, proveniente dalla serie cadetta e, dopo un lungo corteggiamento, l’acquisto dell’estate: il bomber della Sampdoria Gianluca Vialli. Con Roberto Baggio capitano a completare un attacco stellare. A centrocampo arrivano un altro Baggio, Dino, e David Platt, mentre la difesa resta a lungo sguarnita nonostante l’inspiegabile investimento sul giovanissimo Luigi Sartor, prelevato dalle giovanili del Padova per 1 miliardo. Sarà lo sconosciuto Moreno Torricelli a risolvere parecchi problemi al Trap. L’ex falegname brianzolo, giocatore dilettante a tempo perso nella Caratese, nel 1992 impressionò il Trap durante un’amichevole primaverile guadagnandosi un ingaggio in bianconero per la stagione seguente, compiendo in pochi mesi un balzo dall’Interregionale alla Serie A, imponendosi immediatamente nell’undici titolare e successivamente nella storia del club. In campionato la Juve ha un cammino altalenante e non riesce a inserirsi nella lotta per lo Scudetto ancora appannaggio del Milan di Capello. Chiude al quarto posto. Tutt’altra storia in Europa dove i bianconeri riescono a imporsi su tutti i campi fino alla doppia finale stravinta contro il Borussia Dortmund, 3-1 al Westfalenstadion e 3-0 al Delle Alpi.
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