Juventus 1994/1995
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In alto: Massimo Carrera, Ciro Ferrara, Alessio Tacchinardi, Robert Jarni, Fabrizio Ravanelli, Jürgen Kohler, Sergio Porrini, Moreno Torricelli; Al centro: Antonio Conte, Luca Fusi, Gianluca Francesconi, Narciso Pezzotti (Vice Allenatore), Marcello Lippi (Allenatore) Ivano Bordon (Preparatore dei Portieri) Giampiero Ventrone (Preparatore Atletico), Giancarlo Marocchi, Massimo Orlando, Paulo Sousa; Seduti: Sergio Giunta (Massaggiatore), Angelo Di Livio, Didier Deschamps, Angelo Peruzzi, Roberto Baggio, Michelangelo Rampulla, Gianluca Vialli, Alessandro Del Piero, Giuseppe Giordano (massaggiatore).

Ennesima rivoluzione in casa Juve in pochi anni. In mano al Dottor Umberto Agnelli la Vecchia Signora fa un corposo lifting e si affida alla cosiddetta (non sempre simpaticamente) “Triade” del Direttore sportivo Luciano Moggi, dell’AD Antonio Giraudo e del Vicepresidente Roberto Bettega. In panchina arriva l’emergente Marcello Lippi, reduce dalla positiva esperienza al Napoli. Profondamente rinnovata la rosa, con gli innesti a centrocampo del portoghese Paulo Sousa, del francese Deschamps e del promettente Alessio Tacchinardi. In difesa Lippi porta il collaudato Ciro Ferrara, mentre davanti si insiste sul terzetto Baggio-Vialli-Ravanelli, con l’ingresso in pianta stabile del talentino veneto Alex Del Piero. Dopo un rodaggio iniziale la Juve cade rovinosamente a Foggia, ma risorge dalla giornata successiva in quel di Cremona e diventa un’armata invincibile. Decisiva la rinascita di Gianluca Vialli, spesso capitano a causa delle assenze di Roberto Baggio, e l’ottimo rendimento dei nuovi arrivati. La Juve conquista il suo 23° titolo e ha la meglio sul Parma, dopo un duello durato l’intera stagione e andato in scena anche in Coppa UEFA, persa nella doppia finale, e in Coppa Italia, vinta per la nona volta. Prima di celebrare i successi, tuttavia, gli uomini di Lippi piangono la scomparsa di Andrea Fortunato dopo una lunga e dolorosa malattia.
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